I linfomi sono tumori che provengono da cellule del sangue, più specificamente dal tessuto linfatico. I linfomi sono tra i 10 più comuni tumori negli adulti e la terza neoplasia più frequente nei bambini e negli adolescenti. Nonostante i grandi progressi fatti nel loro trattamento, le statistiche europee mostrano che circa 5 persone ogni 100.000 muoiono per linfoma ogni anno. Esistono numerosi tipi di linfomi e ciascuno ha caratteristiche, aggressività, evoluzione e prognosi diverse. Nella maggior parte dei casi, i trattamenti standard includono la radioterapia e la chemioterapia, due terapie che possono avere importanti effetti collaterali. Gli approcci biologici innovativi e la scoperta di nuove molecole biologiche stanno cambiando l’approccio terapeutico e aumentando le possibilità di guarigione. Le cellule tumorali sono in grado di eludere il controllo fisiologico e crescere in modo incontrollato. Infatti, i gruppi di proteine ”pro-tumorali” possono attivarsi e non rispondere più ai normali meccanismi di controllo “oncosoppressore” intracellulare.
Tra le proteine ”pro-tumorali”, la rete comprendente le molecole segnale “PI3K / AKT / mTOR” che è ben nota per sostenere la sopravvivenza e la proliferazione delle cellule tumorali. È importante sottolineare che l’asse PI3K / AKT / mTOR è attivo nei linfomi e il suo blocco potrebbe rappresentare una buona strategia di uccisione. La prestigiosa rivista scientifica Clinical Cancer Research ha pubblicato uno studio condotto dal gruppo di ricerca guidato dal Dr. Francesco Bertoni dell’Istituto di Ricerca Oncologica (IOR, affiliato all’USI Università della Svizzera Italiana), che ha testato una nuova molecola che dimostra la sua capacità per inibire la crescita del linfoma. Il gruppo di ricerca IOR guidato dal dott. Francesco Bertoni (che è anche vicepresidente del Gruppo svizzero SSAK del gruppo di ricerca per il linfoma e sui tumori clinici) si è concentrato sulla possibilità di inibire la segnalazione PI3K / AKT / mTOR con bimiralisib nel linfoma le cellule.
Bimiralisib è una nuova molecola prodotta da un’azienda svizzera, che blocca direttamente più proteine che guidano la segnalazione PI3K / AKT / mTOR e ha dimostrato la capacità di bloccare la crescita delle cellule di linfoma. Un farmaco (idelalisib) che agisce bloccando solo un tipo specifico di proteina nella famiglia “PI3K” (PI3K delta) è già approvato per l’uso clinico, ma molti pazienti non rispondono a questo trattamento. Tuttavia, in laboratorio, bimiralisib mostra che ha attività antitumorale anche nei modelli di linfoma resistenti a idelalisib. Bimiralisib sembra agire ancora meglio se combinato con altri nuovi farmaci antitumorali. Inoltre, il meccanismo di azione del farmaco è stato studiato e confrontato con quello di altri inibitori della segnalazione, ottenendo risultati con implicazioni nella progettazione di nuovi schemi di trattamento per pazienti con linfoma.
I risultati di questo studio, insieme agli studi clinici in corso con bimiralisib, possono portare a trattamenti migliori per le persone affette da linfoma e una migliore comprensione dei meccanismi di azione degli agenti anti-linfoma.
- a cura del Dr. Gianfrancesco Cormaci, PhD, specialista in Biochimica Clinica.
Pubblicazioni scientifiche
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