giovedì, Aprile 18, 2024

Lo stress fa perdere la vista? “Un occhio di riguardo” è la soluzione

Una nuova analisi delle relazioni cliniche e delle ricerche esistenti suggerisce che lo stress è sia conseguenza che causa di perdita della vista. I risultati indicano che i medici dovrebbero astenersi dall’aggiungere stress inutili ai loro pazienti e che ridurre lo stress può aiutare a ripristinare la vista. Lo stress prolungato può portare a una serie di problemi di salute degli occhi, oltre a peggiorare quelli esistenti, suggerisce un nuovo studio. Quando una persona perde la vista, può sperimentare un alto livello di stress mentale sotto forma di preoccupazioni e ansia per la situazione. A volte, in circostanze più gravi, possono verificarsi depressione e isolamento sociale. Ma si verifica anche il contrario? Lo stress può effettivamente portare a una perdita della vista? Un nuovo studio pubblicato su EPMA Journal, la rivista ufficiale dell’Associazione Europea per la Medicina Predittiva, Preventiva e Personalizzata, suggerisce che può farlo. La ricerca è stata guidata dal Prof. Bernhard Sabel, direttore dell’Istituto di Psicologia Medica dell’Università di Magdeburgo in Germania.

Nel loro lavoro, il Prof. Sabel e colleghi spiegano che lo stress persistente, che aumenta i livelli dell’ormone cortisolo, può influenzare negativamente il nostro sistema nervoso vascolare e simpatico. Questo, a sua volta, colpisce il nostro cervello e gli occhi, che possono portare a condizioni come il glaucoma e la neuropatia ottica – che alla fine portano a una completa perdita della vista. Dopo aver analizzato centinaia di studi e studi clinici, il Prof. Sabel e i suoi colleghi hanno concluso che lo stress non è solo una conseguenza della perdita della vista, ma che può anche aggravare le condizioni degli occhi. Ritengono che vi sia una chiara evidenza di una componente psicosomatica della perdita della vista, poiché lo stress è una causa importante (non solo una conseguenza) della perdita progressiva della vista dovuta a malattie come il glaucoma, la neuropatia ottica, la retinopatia diabetica e la degenerazione maculare senile. Alcuni degli studi esaminati nella nuova ricerca mostrano persino che la riduzione dello stress può aiutare a ripristinare la visione.

Gli autori spiegano anche che i pazienti hanno spesso comunicato i loro sospetti che lo stress peggiora la loro condizione degli occhi. Tuttavia, gli studi che documentano questo fenomeno di effetti psicosomatici sulla salute degli occhi sono insufficienti. Tale approccio psicosomatico all’oftalmologia, spiega il Prof. Sabel e il suo team, ha varie conseguenze per la pratica clinica. Per prima cosa, strategie di riduzione dello stress come la meditazione, le tecniche di gestione dello stress o la consulenza psicologica possono servire a ripristinare la vista e migliorare la salute degli occhi. Tali tecniche non dovrebbero solo integrare la medicina convenzionale, affermano gli autori, ma dovrebbero anche essere utilizzate in modo preventivo. In secondo luogo, i medici dovrebbero fare del loro meglio per inculcare positività e ottimismo nei loro pazienti, dando loro le informazioni a cui i pazienti hanno diritto.

Il coautore dello studio Muneeb Faiq, PhD, fa eco agli stessi sentimenti e dice: “Il comportamento e le parole del medico curante possono avere conseguenze di vasta portata per la prognosi della perdita della vista Molti pazienti affermano che la prognosi è scarsa e che dovrebbe essere preparato a diventare cieco un giorno, anche quando questo è lontano dalla certezza e la cecità completa non si verifica quasi mai, la conseguente paura e ansia sono un doppio carico psicologico con conseguenze fisiologiche che spesso peggiorano le condizioni della malattia”. Gli autori ammettono che sono necessari ulteriori studi clinici per confermare i loro risultati e per valutare l’efficacia di varie strategie di riduzione dello stress per rallentare la progressiva perdita della vista e per migliorare le possibilità di recupero. Tali studi clinici sono necessari per fornire una solida base per il campo dell’oftalmologia psicosomatica, affermano i ricercatori.

Quindi espressioni come “non ci vedo più dalla rabbia”, “ho perso di vista la mia salute” o “vedrò di stare più calmo”, pare stiano trovando finalmente una  verità scientifica di fondo….

  • a cura del Dr. Gianfrancesco Cormaci, PhD, specialista in Biochimica Clinica.

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Dott. Gianfrancesco Cormaci
Dott. Gianfrancesco Cormaci
Laurea in Medicina e Chirurgia nel 1998, specialista in Biochimica Clinica dal 2002, ha conseguito dottorato in Neurobiologia nel 2006. Ex-ricercatore, ha trascorso 5 anni negli USA alle dipendenze dell' NIH/NIDA e poi della Johns Hopkins University. Guardia medica presso la casa di Cura Sant'Agata a Catania. In libera professione, si occupa di Medicina Preventiva personalizzata e intolleranze alimentari. Detentore di un brevetto per la fabbricazione di sfarinati gluten-free a partire da regolare farina di grano. Responsabile della sezione R&D della CoFood s.r.l. per la ricerca e sviluppo di nuovi prodotti alimentari, inclusi quelli a fini medici speciali.

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