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Disturbo bipolare: forse un herpesvirus responsabile in modo occulto

Secondo il National Institute of Mental Health (NIMH), il 4,4% della popolazione degli Stati Uniti avrà un disturbo bipolare a un certo punto della loro vita. Altri 16,2 milioni, ovvero circa il 6,7% di tutti gli adulti statunitensi, sperimenteranno almeno un episodio di grave depressione nelle loro vite. Mentre le precise cause di tali condizioni psichiatriche, spesso debilitanti, rimangono sconosciute, gli scienziati sanno che entrambi i geni e l’ambiente giocano un ruolo. Ad esempio, uno studio recente ha identificato 44 loci genetici che hanno pensato di aumentare il rischio di depressione, mentre un altro ha suggerito che l’80% del rischio di schizofrenia può essere attribuito ai geni. Una nuova ricerca che ora appare nella rivista Frontiers in Microbiology sottolinea il fatto che alcuni fattori ambientali, come i virus, possono essere la forza trainante di questi disturbi.

Un gruppo internazionale di scienziati guidati da Bhupesh Prusty – del Dipartimento di Microbiologia dell’Università di Würzburg in Germania – ha scoperto che nel cervello di persone che vivevano con la depressione bipolare e maggiore, una classe di neuroni chiamati cellule di Purkinje era infettata dall’herpesvirus HHV-6A. I neuroni di Purkinje sono cellule cerebrali inibitorie situate nel cervelletto umano, che è l’area del cervello responsabile del controllo del movimento, dei muscoli, dell’equilibrio e della postura. Tuttavia, alcune ricerche hanno anche legato questa regione del cervello al linguaggio, alla cognizione e all’umore. Prusty e team hanno iniziato dall’ipotesi che gli herpesvirus umani HHV-6A e HHV-6B possano guidare lo sviluppo di disturbi psichiatrici. Quindi, hanno esaminato due grandi coorti di biopsie cerebrali dallo Stanley Medical Research Institute di Kensington, nel Maryland.

Il team è stato in grado di rilevare l’infezione attiva di HHV-6 prevalentemente all’interno delle cellule di Purkinje del cervelletto umano nei pazienti con disturbo bipolare e disturbo depressivo maggiore. Fattori ereditari, sono noti da tempo per aumentare il rischio di sviluppare diversi tipi di disturbi psichiatrici tra cui disturbo bipolare, disturbo depressivo maggiore e schizofrenia. Tuttavia, fattori ambientali come i virus possono anche contribuire innescando la neuro-infiammazione nelle prime fasi della vita. Gli agenti patogeni possono interrompere lo sviluppo nervoso ed il suo dialogo con il sistema immunitario in fasi chiave dello sviluppo. I risultati di questo studio suggeriscono che l’herpesvirus HHV-6 potrebbe infettare le cellule cerebrali e causare disturbi cognitivi e dell’umore.

Non si sa ancora se il virus sia il diretto responsabile oppure se il disturbo bipolare faccia da terreno ospite per la permanenza del virus. E’ quello che cercherà di appurare il team nei prossimi studi.

A cura del Dr. Gianfrancesco Cormaci, PhD, specialista in Biochimica Clinica

Pubblicazioni scientifiche

Gulve N et al., Prusty BK. Sci Rep. 2017 Mar 30;7(1):512.

Prusty BK et al. J Gen Virol. 2017 Feb; 98(2):266-274.

Das BB, Prusty BK. Pediatr Cardiol. 2016 Feb;37(2):429-30.

Barichello T et al. Curr Mol Med. 2016;16(2):106-18. Review.

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Dott. Gianfrancesco Cormaci
Dott. Gianfrancesco Cormaci
Laurea in Medicina e Chirurgia nel 1998, specialista in Biochimica Clinica dal 2002, ha conseguito dottorato in Neurobiologia nel 2006. Ex-ricercatore, ha trascorso 5 anni negli USA alle dipendenze dell' NIH/NIDA e poi della Johns Hopkins University. Guardia medica presso la casa di Cura Sant'Agata a Catania. In libera professione, si occupa di Medicina Preventiva personalizzata e intolleranze alimentari. Detentore di un brevetto per la fabbricazione di sfarinati gluten-free a partire da regolare farina di grano. Responsabile della sezione R&D della CoFood s.r.l. per la ricerca e sviluppo di nuovi prodotti alimentari, inclusi quelli a fini medici speciali.

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