Studi sui tessuti riproduttivi del topo hanno scoperto che l’esposizione all’iso-liquiritigenina, un composto presente nella liquirizia, interrompe la produzione di ormoni sessuali steroidei nell’ovaio, riferiscono i ricercatori. Il primo studio è stato condotto due anni fa per esaminare gli effetti di questo polifenolo sull’ovaio. Un team di ricercatori ha scoperto che l’esposizione ad alti livelli del composto, che i ricercatori chiamano “ISO”, ha abbassato l’espressione dei geni chiave coinvolti nella produzione di ormoni. In particolare, l’espressione di un gene per l’aromatasi, un enzima che converte il testosterone in estrogeni, è diminuito del 50% o più. Un calo del 50% in più dell’aromatasi negli esseri umani sarebbe un serio problema per la fertilità e per altre cose. La radice di liquirizia intera e le forme purificate di ISO sono utilizzate in integratori a base di erbe, thè o tisane, caramelle e come agenti aromatizzanti nei prodotti del tabacco.
L’ISO viene talvolta commercializzato dalle donne per alleviare le vampate di calore o altri sintomi della menopausa e gli studi hanno scoperto che la radice ha proprietà anti-cancro per alcuni tipi di tumore al seno, alla prostata e al colon. Le stesse proprietà che rendono la ISO efficace contro alcuni tumori potrebbero anche renderlo tossico per la normale crescita e lo sviluppo dell’ovaio. Altri inibitori dell’aromatasi sono già in uso in campo oncologico, per il trattamento o le fasi di mantenimento del carcinoma mammario che risponde agli estrogeni, ma i medici avvertono dei potenziali effetti sulla fertilità nelle donne in età fertile. L’uso dell’ISO per inibire l’aromatasi potrebbe avere gli stessi effetti degli altri inibitori dell’aromatasi. Ciò potrebbe portare ad un buon risultato in alcuni tessuti, a seconda della dose e dei tempi di esposizione.
Questa è la prova che in precedenti esperimenti si è verificata a carico della genisteina, un polifenolo abbondante nella soia. Ratti femmina di mezza età (12 mesi) sono stati prima ovariectomizzati e poi trattati per via orale con 0 mg, 6mg, 12mg o 24mg di ISO, 60 minuti prima di eseguire il test in memoria (DSA). L’attività DSA ha richiesto al topo di alternare le sue risposte tra due leve retrattili al fine di ottenere premi alimentari. Ritardi casuali di 0, 3, 6, 9 o 18 secondi sono stati imposti tra opportunità di intervento. Il trattamento con ISO non ha alterato le prestazioni del DSA. L’obiettivo della ricerca è trovare composti che offrano alcuni degli effetti benefici dell’integrazione di estrogeni, senza effetti dannosi. Questo lavoro suggerisce che la ISO potrebbe non portare i rischi cognitivi associati alla maggior parte degli altri composti estrogenici testati fino ad oggi.
Uno studio postumo si è spinto oltre ed ha raccolto dati sugli effetti della radice di liquirizia in campo umano. Sia ISO che la liquiritigenina hanno svolto attività sperimentale contro ansia e depressione attraverso meccanismi multipli. Uno di questi è la degradazione enzimatica della dopamina e delle catecolamine mediata dalle monoamino-ossidasi (MAO-A e B), che sono tradizionali bersagli di farmaci antidepressivi. Un effetto di rinforzo sulla memoria ed altri processi cognitivi parrebbe esplicarsi attraverso i recettori del glutammato (NMDAR) della corteccia cerebrale frontale. Inoltre, la ISO è un agonista del recettore degli estrogeni di tipo beta (ER-β), che è un regolatore della vitalità delle cellule della sostanza nera, l’area cerebrale malata nel Parkinson. Le nuove scoperte sono solo il primo passo nella comprensione del ruolo della liquirizia nell’influenzare la fertilità e le funzioni cerebrali.
Forse la leggenda della liquirizia che aumenta il desiderio, fra le altre cose, potrebbe non essere del tutto infondata….
- a cura del Dr. Gianfrancesco Cormaci, PhD, specialista in Biochimica Clinica.
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