I prodotti naturali sono sempre più studiati come fonti di composti bioattivi. Tuttavia, i pasti a base vegetale sono limitati a soluzioni come alimenti pronti nelle società moderne. Con una crescente domanda di questi prodotti alimentari, una notevole quantità di sottoprodotti viene prodotta nell’industria alimentare e scartata durante il processo. La ricerca si è recentemente concentrata sulla promozione della sostenibilità e sull’esplorazione di composti di alto valore. Ad esempio, agli estratti delle foglie di patata dolce, principalmente composti fenolici, sono state attribuite proprietà antiossidanti, antidiabetiche, chemiopreventive, antitumorali, antinfiammatorie, cardioprotettive ed epatoprotettive. Nuove specie di patate e di mais, come le varianti viola, sono arricchite di antocianine come quelle presenti nei frutti di bosco. Tutta la verdura colorata ha dei pregi nutrizionali: quella di colore arancio e è generalmente ricca in carotenoidi, sostanze simili al carotene delle carote e che hanno potere antiossidante diretto.
Fra questa c’è la zucca rossa o d’inverno che è ora di stagione. La zucca è un alimento ipocalorico (solo 18 kcal/100 grammi) ma molto nutriente, con una spiccata azione diuretica. Contiene tanto carotene la sostanza che l’organismo utilizza come precursore della vitamina A, con proprietà antiossidanti, rigenerative sulla pelle e mucose e antinfiammatorie. È anche abbastanza ricca di vitamina B1, insieme a molti minerali tra cui calcio, fosforo, potassio e ferro. La polpa contiene anche aminoacidi liberi e fibre. I semi sono commestibili, soprattutto secchi, e hanno svariate azioni come diuretica, calmante e regolatrice del colesterolo sanguigno. I semi contengono infatti sostanze come la cucurbitina e le cucurbitacine (saponine), utili a prevenire le disfunzioni e dei disturbi dell’apparato urinario, come quelli della prostata. Fanno da complemento a questa azione alcuni polifenoli e oligoelementi come zinco e rame, utili alla salute di questa ghiandola. Ma anche dagli scarti della zucca, a quanto pare, si possono ricavare sostanze utili alla salute.
La produzione di formulazioni dalla polpa di zucca è comune nell’industria alimentare, generando un’elevata quantità di bucce, fibre e semi come sottoprodotti. Sebbene la polpa della zucca sia apprezzata, i suoi sottoprodotti, che possono contenere polifenoli, acidi grassi polinsaturi, minerali e carotenoidi, sono sottoutilizzati o scartati. In un recente studio pubblicato sulla rivista Molecules, i ricercatori hanno caratterizzato gli agenti bioattivi nei sottoprodotti dell’industria alimentare delle zucche. Nell’indagine, i ricercatori hanno valutato i sottoprodotti delle zucche algerine e portoghesi per identificare e caratterizzare i composti bioattivi. Sono state ottenute zucca pepita d’oro, Musquée de Provence, zucca butternut dai mercati algerini locali e zucca kabocha, zucca comune e zucca butternut dai mercati portoghesi locali. Il potenziale antiossidante è stato valutato utilizzando il test di inibizione dell’emolisi ossidativa (OxHLIA) nei globuli rossi e il test all’acido tiobarbiturico per i carbonili reattivi (TBARS).
Gli autori hanno identificato otto composti dai sottoprodotti della zucca che appartenevano alle famiglie dei flavonoidi, flavan-3-olo e acido ferulico. I flavonoidi erano i composti più abbondanti rilevati, compresi i glucosidi di quercetina, isoramnetina e kaempferolo. La buccia della zucca comune proveniente dal Portogallo presentava quantità più elevate (9,4 mg/g) di composti fenolici, seguita dalle fibre della zucca kabocha (4,8 mg/g) e dalla buccia della zucca butternut (4,7 mg/g). L’epicatechina era il composto più abbondante. Nelle zucche algerine, la maggior parte degli acidi fenolici è stata identificata nei filamenti fibrosi della zucca pepita d’oro, e i flavonoidi erano i più alti nelle bucce e nei semi di Musquée de Provence. Le bucce e le fibre della zucca pepita d’oro avevano i più alti composti fenolici totali a 4,1 mg/g e 3,93 mg/g, rispettivamente. Gli estratti di kabocha portoghese e semi di zucca butternut hanno mostrato la migliore attività antiossidante nel saggio TBARS.
Inoltre, i campioni di zucca portoghesi avevano una maggiore attività antiemolitica rispetto ai campioni algerini. È interessante notare che, nonostante la mancanza di attività anti-emolitica, gli estratti di semi di zucca pepita d’oro hanno mostrato l’inibizione più potente nel saggio TBARS. L’attività antimicrobica è stata studiata contro svariati batteri comuni (Staphylococcus, Escherichia, Pseudomonas, Enterobacter, Yersinia, Listeria e Bacillus spp.) e muffe patogene (Aspergillus fumigatus). Tutti i campioni di zucca portoghesi hanno mostrato attività inibitoria contro Y. enterocolitica, mentre quelli provenienti dall’Algeria hanno inibito lo stafilococco. Tutti i campioni hanno inibito la crescita di Aspergillus brasiliensis, mentre gli estratti dai filamenti fibrosi delle zucche algerine erano protettivi contro A. fumigatus. L’attività antibiotica della zucca e dei suoi semi sono riportati in tutti i testi di erboristeria e fitoterapia. Questo studio è fra i primi a provare scientificamente quello che l’esperienza della medicina popolare ha accumulato su questo alimento.
- A cura del Dr. Gianfrancesco Cormaci, PhD, specialista in Biochimica Clinica.
Pubblicazioni scientifiche
Leichtweis MG, Molina AK et al. Molecules 2022 in press.
Marzouk B et al. Plants (Basel). 2022 Oct; 11(20):2711.
Hussain A et al. Int J Food Sci. 2022; 2022:4804408.
Batool M et al. Plants (Basel). 2022 May; 11(11):1394.
Leichtweis MG et al. Antioxidants 2021; 10(11):1827.

Dott. Gianfrancesco Cormaci

Ultimi post di Dott. Gianfrancesco Cormaci (vedi tutti)
- The complex prevalence of breast cancer: from specific genes for ethnias to those that dictate the contralateral disease - Gennaio 26, 2023
- Flash news: perchè alcuni prendono la mononucleosi ed altri invece mai? La scienza scopre il perchè - Gennaio 26, 2023
- Lipotossicità: la nuova strategia molecolare contro il cancro cerebrale resistente alla radioterapia? - Gennaio 26, 2023
- Varianti Kraken e Orthrus alla riscossa dopo le festività: con l’australiana compartecipe ultima al banchetto - Gennaio 26, 2023
- The cardiovascular toll due to/after the pandemic: restrictions, inequalities or disparities beneath? - Gennaio 25, 2023