Fino al 15% delle donne in età riproduttiva negli Stati Uniti soffre di endometriosi, una condizione caratterizzata da dolore pelvico, crampi mestruali e infertilità. L’endometriosi si sviluppa quando il tessuto come il rivestimento all’interno dell’utero cresce al di fuori dell’utero. Questa crescita può gonfiarsi e sanguinare, causando dolore e altri sintomi. La dipendenza dell’endometriosi dagli estrogeni e dall’infiammazione ha guidato i trattamenti che si basano sulla rimozione sistematica degli estrogeni e sull’uso di farmaci antinfiammatori. Tuttavia, gli attuali trattamenti per l’endometriosi hanno una bassa efficacia, un alto tasso di recidiva e causano effetti avversi in altri tessuti colpiti dagli estrogeni. Poiché l’endometriosi è una malattia estrogeno-dipendente, i recettori degli estrogeni ER-alfa e ER-beta svolgono un ruolo essenziale nello sviluppo e nella progressione della condizione. Precedenti ricerche hanno dimostrato che ER-beta contribuisce in modo significativo alla progressione dell’endometriosi.
ERβ stimola anche l’inflammasoma per migliorare la proliferazione e l’adesione delle lesioni ectopiche mediate da citochine infiammatorie come IL-1β; e modula la transizione epiteliale-mesenchimale, la produzione di specie reattive dell’ossigeno (ROS) e diverse vie di segnalazione intracellulare come TNFα/NF-κB, IL-6/JAK/STAT3 e la segnalazione dell’ipossia nelle lesioni ectopiche, per mediare la progressione dell’endometriosi. Lavorando con modelli cellulari, gli scienziati hanno esaminato una libreria di prodotti naturali alla ricerca di composti che potrebbero essere utilizzati per trattare l’endometriosi come terapie non ormonali. Il team ha scoperto che l’oleuropeina, un glucoside naturale e bioattivo presente nelle foglie di olivo, inibisce selettivamente l’attività ER-beta, ma non l’attività ER-alfa, e sopprime efficacemente la crescita delle lesioni dell’endometriosi murina e umana nei modelli murini. Il trattamento con oleuropeina ha inibito la localizzazione nucleare di ERβ nelle cellule endometriali umane dopo il trattamento con estradiolo.
Inoltre, il trattamento con oleuropeina non era né tossico per il fegato né influiva sulla capacità delle femmine di avere figli. Nei topi con endometriosi, l’oleuropeina ha anche migliorato il tasso di gravidanze L’estratto di foglie di olivo è noto alle scienze erboristiche per avere ha effetti protettivi contro la tossicità riproduttiva della tossicità del piombo nei ratti e ha vari effetti benefici sulla salute umana, come l’azione antimicrobica, antivirale, antiossidante, antinfiammatoria e antipertensiva. L’oleuropeina viene metabolizzata nell’uomo in vivo in acido elenolico e idrossi-tirosolo mediante trasformazione enzimatica. L’idrossitirosolo è anche uno dei principali componenti fenolici negli estratti di foglie di olivo e nello stesso olio di oliva e ha effetti antiossidanti, antinfiammatori e antiproliferativi su vari tumori umani. E’ un chemiopreventivo ed attivatore del fattore trascrizionale Nrf-2, che guida la sintesi di numerose proteine ed enzimi antiossidanti e protettivi cellulari, che è stato osservato ridursi nel contesto delle lesioni endometriosiche.
I risultati hanno, infine, mostrato che il trattamento con oleuropeina ha portato a livelli significativamente più bassi della maggior parte delle citochine (CSF3, Sicam1, IL-1, CSF-1, CCL2, CCL12, CXCR-3 e Timp-1) nelle lesioni ectopiche. Il dottor Sang Jun Han, professore associato di Biologia molecolare e cellulare e presso il Center for Reproductive Medicine presso il Baylor College of Medicine, ha dichiarato: “Il nostro obiettivo in questo studio era cercare un trattamento migliore per questa condizione. I dati che abbiamo ottenuto suggeriscono che la soppressione selettiva dell’attività di ER-beta potrebbe aiutare a trattare la condizione senza effetti collaterali delle attuali terapie ormonali mirate all’ER-alfa. Siamo entusiasti di questi risultati promettenti in quanto supportano un’ulteriore esplorazione del valore dell’oleuropeina come naturopatia per il trattamento dell’endometriosi umana. L’oleuropeina è meno costosa della terapia ormonale e le nostre scoperte attuali suggeriscono che è più sicura delle terapie correnti”.
- A cura del Dr. Gianfrancesco Cormaci, PhD, specialista in Biochimica Clinica.
Pubblicazioni scientifiche
Park Y et al. J Biomed Sci 2022 Nov 22; 29(1):100.
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Dott. Gianfrancesco Cormaci

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