Il tromboembolismo venoso (TEV) comprende due quadri clinici: la trombosi venosa profonda e l’embolia dell’arteria polmonare, quest’ultima una pericolosa complicanza della trombosi. In genere, il rischio di sviluppare tromboembolia venosa (TEV) è pressochĂ© lo stesso in entrambi i sessi. Il diabete mellito, una malattia cronica che colpisce oltre l’8% della popolazione mondiale, è noto per essere un fattore di rischio per TEV. Ora un gruppo di ricerca presso MedUni Vienna ha analizzato 180.000 pazienti con diabete mellito e ha trovato prove che le donne sono a maggior rischio di tromboembolia venosa rispetto agli uomini, in particolare durante la perimenopausa. In questa indagine, gli scienziati hanno riscontrato un rischio di TEV 1,4 volte superiore nei pazienti con diabete mellito rispetto al gruppo di controllo senza diabete mellito. Ciò che è nuovo è l’aspetto di genere, mentre i metodi di trattamento tradizionali potevano tenere in scarsa considerazione le differenze specifiche di genere in numerose malattie.
In totale, sono state studiate enormi quantitĂ di dati da circa 45 milioni di ricoveri e 7.239.710 pazienti in Austria tra il 2003 e il 2014. Questo studio è stato preceduto da altri due studi che trattano le differenze di genere dei pazienti con diabete mellito sull’espressione della depressione da un lato e del morbo di Parkinson dall’altro. Il rischio che le donne con diabete mellito soffrano anche di TEV è 1,52 volte superiore a quello delle donne senza DM. Per gli uomini, invece, il rischio è solo 1,3 volte superiore. Dopo i 40 anni in particolare, il rischio relativo di TEV aumenta. L’effetto raggiunge il picco nelle donne tra i 50 ei 59 anni, dove il rischio è 1,65 volte superiore, secondo i risultati dello studio pubblicato su Diabetes Research and Clinical Practice. Per determinare l’impatto specifico per genere del diabete mellito sul rischio di TEV, il team ha esaminato un set di dati basato sulla popolazione. Con circa 45 milioni di record di dati, copre tutti i ricoveri in Austria tra il 2003 e il 2014: dei 180.000 pazienti diabetici, 70.740 erano donne e 109.290 uomini.
Secondo gli autori senior dell’indagine, questi dati suggeriscono che le donne con diabete mellito dovrebbero essere monitorate piĂą attentamente per lo sviluppo di TEV, specialmente intorno alla comparsa della menopausa. Ciò dimostra ancora una volta che il vantaggio biologico delle donne, soprattutto per le complicanze vascolari in caso di diabete diminuisce e il loro rischio aumenta ulteriormente con il calo degli estrogeni in menopausa. Il rischio cardiovascolare fra uomo e donna sembra, infatti, andare in pareggio quando la donna arriva alla menopausa. La ragione per cui le donne diabetiche sono piĂą a rischio di sviluppare TEV rispetto ai loro omologhi maschi non è ancora chiara. Potenziali spiegazioni includono che le femmine hanno maggiori probabilitĂ di essere diagnosticate con sovrappeso e obesitĂ rispetto ai maschi, il che potrebbe avere un impatto sul rischio di TEV attraverso la via comune dell’infiammazione. Potrebbe entrarci appunto il fisiologico abbassamento degli estrogeni vicino la menopausa, dato che essi sono notoriamente considerati protettivi sulla salute cardiovascolare.
Per poter registrare in modo ancora piĂą dettagliato questa correlazione genere-specifica tra diabete e TEV, sono necessarie analisi che indaghino sulle cause del relativo aumento del rischio. Questo sarebbe un passo importante verso la prevenzione della TEV nei pazienti diabetici, specialmente se sono donne.
- A cura del Dr. Gianfrancesco Cormaci, PhD, specialista in Biochimica Clinica.
Consigliati in questo sito
Ricerche sulla predisposizione all’embolia venosa nei tumori: le correlazioni con i gruppi sanguigni (06/10/2022)
Anticoagulanti ed antiaggreganti piastrinici: una rassegna di base per sapere cosa sono e come si usano (06/10/2022)
Pubblicazioni scientifiche
Deischinger C et al. Diabetes Res Clin Pract. 2022 Dec; 194:110190.
Arrington-Sanders R, Connell NT et al. Endocr Pract. 2022 Dec 17.
Wang J et al. Blood Coagul Fibrinolysis. 2022 Mar; 33(2):141-144.
Xin L, Sun S, Wang J et al. Thromb Haemost 2021; 121(1):106-108.
Peng YH, Lin Y, Chen CH, Tsai K et al. PLoS One 2020; 15(1):1–10.

Dott. Gianfrancesco Cormaci

Ultimi post di Dott. Gianfrancesco Cormaci (vedi tutti)
- The complex prevalence of breast cancer: from specific genes for ethnias to those that dictate the contralateral disease - Gennaio 26, 2023
- Flash news: perchè alcuni prendono la mononucleosi ed altri invece mai? La scienza scopre il perchè - Gennaio 26, 2023
- LipotossicitĂ : la nuova strategia molecolare contro il cancro cerebrale resistente alla radioterapia? - Gennaio 26, 2023
- Varianti Kraken e Orthrus alla riscossa dopo le festivitĂ : con l’australiana compartecipe ultima al banchetto - Gennaio 26, 2023
- The cardiovascular toll due to/after the pandemic: restrictions, inequalities or disparities beneath? - Gennaio 25, 2023