I tumori cerebrali sono la causa principale di decessi per cancro infantile e il medulloblastoma è il tipo più comune di tumore cerebrale tra i bambini. Colpisce circa 500 bambini all’anno in Canada e negli Stati Uniti, il che rende il miglioramento della diagnosi e del trattamento una priorità assoluta nell’oncologia pediatrica. Mentre alcuni bambini con medulloblastoma rispondono bene al trattamento, altri hanno tumori aggressivi che hanno probabilità di recidivare, rendendo fondamentale categorizzare i tumori in modo precoce e accurato. Tuttavia, le attuali tecniche diagnostiche si basano su complessi test genetici costosi e disponibili solo in una manciata di laboratori specializzati in tutto il mondo.
Ora, i ricercatori canadesi hanno sviluppato una nuova tecnica efficace per identificare il medulloblastoma aggressivo, il tipo più comune di tumore cerebrale maligno nei bambini, e potenzialmente risparmiare ai giovani pazienti trattamenti non necessari e i loro dannosi effetti collaterali a lungo termine. La tecnica, guidata dai ricercatori del dipartimento di Patologia e Medicina di laboratorio dell’UBC, del BC Cancer e del BC Children’s Hospital, può aiutare i medici a personalizzare i trattamenti per i singoli pazienti e garantire che i casi ad alto rischio ricevano la terapia intensiva di cui hanno bisogno. Il metodo è stato pubblicato online la scorsa settimana su Neuro-Oncology.
Il dott. Sorensen e il suo team hanno affrontato questa sfida utilizzando la proteomica, una tecnica che analizza l’intero spettro di proteine, i mattoni delle cellule, per identificare i marcatori biologici della malattia nel medulloblastoma. Hanno scoperto che uil proto-oncogene C-MYC è prominente nei casi di medulloblastoma più aggressivi. Applicando una tecnica di laboratorio ampiamente disponibile chiamata immunoistochimica (IHC) a quasi 400 campioni tumorali, hanno scoperto che i tumori MYC-positivi avevano molte più probabilità di ricadere e resistere al trattamento. Attualmente, i bambini con medulloblastoma sono trattati con chirurgia, chemioterapia e radioterapia.
Tuttavia, le radiazioni in particolare possono causare gravi effetti collaterali a lungo termine nei bambini piccoli, tra cui difficoltà di apprendimento e ritardi dello sviluppo. Il nuovo test anti-MYC può aiutare i medici a decidere quali bambini hanno veramente bisogno delle radiazioni e quali possono evitarle in sicurezza. Poiché l’IHC è già una pratica di routine nei laboratori di patologia in tutto il mondo, questo test potrebbe essere implementato quasi immediatamente, trasformando il modo in cui viene trattato questo cancro infantile mortale. Questo studio, frutto della collaborazione tra ricercatori di Vancouver, Toronto, Montreal, Winnipeg, Hamilton, Halifax e Heidelberg, in Germania, rappresenta un importante passo avanti nel rendere il trattamento personalizzato per il medulloblastoma una realtà globale.
- A cura del Dr. Gianfrancesco Cormaci, PhD, specialista in Biochimica Clinica.
Pubblicazioni scientifiche
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