lunedì, Aprile 29, 2024

R-loops work with TERRA project at the G4 telomere meeting: and ILF-3 is not the correct option to erase SASPects

Telomeres are specialized structures at the ends of linear...

Alzheimer e stile di vita: metabolomica, recettori orfani e microbiota sotto l’indagine dell’Intelligenza Artificiale

I batteri intestinali rilasciano metaboliti nei nostri sistemi mentre...

Prostanoids enemies forever: we’ll keep on fighting (IL-)2 exhaustion ‘TIL cancer cells will die

Tumors actively prevent the formation of immune responses by...

Neuroblastoma pediatrico: l’interruttore che fa partire il tumore si chiama IGF2BP1

I neuroblastomi sono tumori del sistema nervoso sia centrale che periferico. Possono formarsi in molte parti del corpo e sono la causa più comune di decessi legati al cancro nei bambini piccoli. Un team di ricercatori dell’Università di Medicina di Halle ha scoperto i processi coinvolti nello sviluppo di questi tumori. La proteina IGF2BP1 è considerata la scintilla che può innescare un intero “incendio di processi” che causano questi tipi di cancro. La proteina IGF2BP1 è presente all’inizio della vita e garantisce che le cellule crescano rapidamente durante lo sviluppo embrionale. Successivamente la sua presenza viene collegata a diversi tumori. Più della metà dei bambini con neuroblastomi ad alto rischio recidivano. Pertanto, sono urgentemente necessari nuovi approcci terapeutici per trattare in modo più efficace questo tipo di cancro infantile. Il German Cancer Aid e la Fondazione tedesca per la ricerca finanziano tali progetti presso l’Università di Medicina di Halle con l’obiettivo di identificare le principali cause del cancro e contrastarle utilizzando nuove piccole molecole con effetto farmacologico.

Negli studi preclinici, il team guidato dal biochimico Dr. Sven Hagemann ha utilizzato una molecola in grado di inibire IGF2BP1 ed estinguere questa scintilla. I risultati di questo nuovo potenziale approccio terapeutico sono stati pubblicati sulla rivista Molecular Cancer. In questo studio, i ricercatori hanno analizzato le caratteristiche genetiche dei tumori di 100 bambini affetti da neuroblastoma e hanno eseguito estesi esperimenti di colture cellulari ed esperimenti sui topi. In breve, IGF2BP1 fa sì che l’oncogene N-Myc venga prodotta in abbondanza. Entrambe le proteine possono attivare vari processi, attualmente irrisolti, a livello genetico che hanno un forte effetto cancerogeno in queste circostanze anomale. Il risultato è una conflagrazione fuori controllo nella cellula, che provoca la formazione, la sopravvivenza, la crescita e la diffusione dei neuroblastomi. Lo studio ha dimostrato per la prima volta che IGF2BP1 da sola è sufficiente a innescare questo tumore; tutti i topi in cui è stata indotta la proteina IGF2BP1 hanno sviluppato un neuroblastoma.

Il team ha ora testato con successo una tale molecola in stretta collaborazione con l’Istituto di Farmacia dell’Università Martin Luther di Halle-Wittenberg. Questo farmaco candidato finora non ha mostrato effetti avversi nei primi studi preclinici e può essere utilizzato come base per ulteriori sviluppi. In futuro, il trattamento mirato dei neuroblastomi potrebbe impedire ai pazienti di sperimentare i gravi effetti collaterali della chemioterapia. Tuttavia, ci vorrà ancora qualche anno per chiarire le questioni irrisolte prima che possano iniziare gli studi clinici. Non è chiaro, ad esempio, il motivo per cui l’IGF2BP1 sia presente o come il farmaco possa essere somministrato al meglio dove è necessario nell’organismo. La molecola in questione è un inibitore della famiglia BET di proteine del controllo genetico, alcuni derivati dei quali sono sotto sperimentazione clinica. Un secondo inibitore testato è YM-155, che blocca la proteina BIRC5/survivina, che serve alla cellula cancerosa a diventare immortale. Ma la sua presenza è regolata da IGF2BP1, di cui esiste un solo inibitore chiamato BTYNB.

Sulla base dei dati clinici, il team del professor Hüttelmaier, caporicerca senior, è riuscito a dimostrare nel 2015 che IGF2BP1 svolge un ruolo nello sviluppo dei neuroblastomi. Lui studia la proteina IGF2BP1 da oltre 20 anni, avendo cominciato nel suo ruolo nelle cellule neuronali. Il fatto che abbiano trovato IGF2BP1 alta nei tumori è stato un puro caso. Il prof. Huttelmaier ritiene che, per la prima volta, il suo team abbia identificato un possibile approccio terapeutico. Riuscire a sviluppare una molecola adatta, non sarà rilevante solo per i neuroblastomi. Gli studi dimostrano che IGF2BP1 gioca anche un ruolo chiave in altri tumori. Quindi c’è molto di più in gioco di quello che sembra.

  • A cura del Dr. Gianfrancesco Cormaci, PhD, specialista in Biochimica Clinica.

Pubblicazioni scientifiche

Hagemann S et al. Mol Cancer 2023 2023 May 29; 22(1):88.

Elcheva IA et al. Front Immunol. 2023 Jul 12; 14:1224516.

Yogev O et al. Cancer Res. 2019 Oct; 79(20):5382-5393.

Bell JL et al. J Clin Oncol. 2015 Apr 10; 33(11):1285-93.

Latest

Prostanoids enemies forever: we’ll keep on fighting (IL-)2 exhaustion ‘TIL cancer cells will die

Tumors actively prevent the formation of immune responses by...

Le prove scientifiche di come caffè, thè e cacao possono prevenire l’obesità

Obesità e salute pubblica Non esistono solo pandemie infettive: l’obesità...

Newsletter

Don't miss

Prostanoids enemies forever: we’ll keep on fighting (IL-)2 exhaustion ‘TIL cancer cells will die

Tumors actively prevent the formation of immune responses by...

Le prove scientifiche di come caffè, thè e cacao possono prevenire l’obesità

Obesità e salute pubblica Non esistono solo pandemie infettive: l’obesità...

La ricerca clinica olandese contro le autoimmunità rare: l’iniziativa del consorzio DRIMID

Malattie immunologiche rare Le malattie infiammatorie rare immunomediate hanno solitamente...
Dott. Gianfrancesco Cormaci
Dott. Gianfrancesco Cormaci
Laurea in Medicina e Chirurgia nel 1998, specialista in Biochimica Clinica dal 2002, ha conseguito dottorato in Neurobiologia nel 2006. Ex-ricercatore, ha trascorso 5 anni negli USA alle dipendenze dell' NIH/NIDA e poi della Johns Hopkins University. Guardia medica presso la casa di Cura Sant'Agata a Catania. In libera professione, si occupa di Medicina Preventiva personalizzata e intolleranze alimentari. Detentore di un brevetto per la fabbricazione di sfarinati gluten-free a partire da regolare farina di grano. Responsabile della sezione R&D della CoFood s.r.l. per la ricerca e sviluppo di nuovi prodotti alimentari, inclusi quelli a fini medici speciali.

Medicina rigenerativa (III): quando la terapia genica fallisce la biologia cellulare può essere migliore

Si ritiene che l’eziologia del diabete genetico (T1D) sia causata dalla distruzione dei linfociti B del pancreas immuno-mediata. Sebbene la terapia insulinica sia stata...

PCOS pill: the new drug “shoots” fertility back to order

Polycystic ovarian syndrome (PCOS) is very common in girls and women of reproductive age and is a major cause of female subfertility. While no...

La sindrome da sovradosaggio di metformina: una valutazione veloce

Metformina ed effetti metabolici La metformina è una biguanide usata per trattare il diabete mellito di tipo 2 e l'agente ipoglicemizzante orale più comunemente prescritto....

Questo si chiuderà in 20 secondi