Anche se non molto conosciuta, la schistosomiasi è la malattia parassitaria umana più devastante dopo la malaria, con circa 600 milioni di persone attualmente colpite e che causa circa 300.000 morti all’anno. Allo stesso modo, 17 milioni di persone sono attualmente infette da fascioliasi, con cifre destinate ad aumentare. La schistosomiasi è causata da un parassita trasportato dall’acqua, mentre la fascioliasi è causata da un parassita di origine alimentare. Entrambe queste malattie trascurate sono trattate con un singolo farmaco, che è ampiamente somministrato alla popolazione in cui queste malattie sono più prevalenti. Tuttavia, questo tipo di trattamento singolo spesso porta alla resistenza ai farmaci, che ora è il caso per molte persone a rischio di contrarre queste malattie. Questa parassitosi è caratterizzata dall’essere inizialmente asintomatica, ma è in grado di evolvere in forme cliniche più gravi, potenzialmente causa di morte. A livello globale, oltre 200 milioni di persone sono infette da una delle tre specie di Schistosome, tra cui circa 40 milioni di donne in età riproduttiva. Ad esempio, in Brasile, circa 12 milioni di bambini richiedono chemioterapia preventiva con antielmintici. Tuttavia, secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), solo il 14% dei bambini a rischio riceve un trattamento regolare.
Il trattamento della schistosomiasi giova di un solo farmaco approvato dalla FDA, il praziquantel, mentre la fasciolasi (passera epatica) beneficia unicamente del triclabendazolo. Di conseguenza, un gruppo di ricercatori dell’università di Cardiff ha unito le forze con l’Istituto di Scienze Biologiche, Ambientali e Rurali dell’Università di Aberystwyth, guidato dal professor Karl Hoffmann, in una collaborazione per trovare un nuovo trattamento farmacologico. Derivato dalla natura, un potenziale nuovo farmaco per curare queste due malattie tropicali potenzialmente letali è stato scoperto come risultato della collaborazione tra queste due università gallesi. Il team di ricercatori, guidato dal professor Andrew Westwell dell’Università di Cardiff, ha creato con successo un composto farmaceutico dalla pianta di bacca di goji (Licium chinense), che è attivo contro i parassiti che causano la schistosomiasi e la fascioliasi. Sono partiti dalla sostanza chimica chiamata 7-keto-sempervirolo per sintetizzare 30 analoghi; uno di questi (7d) ha mostrato attività vermicida per entrambe le larve di shistosoma e fasciola in un buon intervallo di dosi micromolari.
Dato che il composto ha azione su entrambi i tipi di parassiti ed è efficace a concentrazioni più basse dei farmaci correnti, il team spera che possa facilmente trovare approvazione da parte della FDA per test clinici preliminari.
- a cura del Dr. Gianfrancesco Cormaci, PhD, specialista in Biochimica Clinica.
Pubblicazioni scientifiche
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