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Anticorpi monoclonali anticancro che si evolvono: non esistono solo i lati convenzionali dell’immunità

L’infiammazione può risolversi in svariati modi, con enzimi, proteine, metaboliti derivati da lipidi (resolvine, lipossine, ecc.) e l’organismo interviene con ognuno di essi a seconda delle necessità e i contesti. Esiste anche un’infiammazione associata alla presenza di tumori, contro i quali il sistema immunitario avanza una risposta difensiva non sempre efficace. Una proteina risolutiva dell’infiammazione è l’annessina A1 (ANXA1), che viene anche indotta dai glucocorticoidi. Agisce principalmente in due modi: funge da inibitore cella fosfolipasi A2 cellulare, che scinde i fosfolipidi di membrana per produrre acidi grassi insaturi per sintetizzare prostaglandine; e può essere secreta fuori dalle cellule per fungere da segnale. Livelli elevati di espressione di ANXA1 sono correlati con una sopravvivenza globale più scarsa in tumori che attualmente hanno opzioni terapeutiche limitate, inclusi il triplo negativo mammario, del pancreas, del colon-retto e della prostata.

Un nuovo studio pubblicato sulla rivista oncologica Oncogene evidenzia l’efficacia di MDX-124, il primo farmaco terapeutico che prende di mira l’annessina-A1, che è anche sovraespressa in diversi tipi di cancro e ne promuove la progressione. L’azienda biotech britannica Medannex ha prodotto la terapia con anticorpo monoclonale MDX-124. Il nuovo studio ha scoperto che l’MDX-124, sviluppato per l’uso nell’immunoterapia, riduce significativamente la proliferazione in un numero di linee cellulari tumorali umane che esprimono annessina-A1. Questo effetto antiproliferativo viene attivato con un’influenza negativa sul ciclo cellulare. Inoltre, MDX-124 ha dimostrato di inibire significativamente la crescita del tumore in modelli in vivo di cancro al seno e al pancreas triplo negativo, indicando che la terapia mirata all’annessina A1 rappresenta un approccio praticabile e innovativo al trattamento del cancro.

MDX-124 è un anticorpo monoclonale umanizzato IgG1 che si lega specificamente all’ANXA1 interrompendone l’interazione con i recettori del formil-peptide 1 e 2 (FPR1/2). L’anticorpo ha ridotto significativamente la proliferazione in modo dose-dipendente in un pannello di linee cellulari tumorali umane che esprimono ANXA1. L’effetto antiproliferativo dell’MDX-124 viene attivato arrestando la progressione del ciclo cellulare con l’accumulo di cellule tumorali nella fase G1 del ciclo cellulare. Inoltre, MDX-124 ha inibito significativamente la crescita del tumore sia nei modelli murini singenici di cancro al pancreas Pan02 che al seno triplo negativo 4T1-luc. Lo studio clinico di fase 1b di MDX-124, chiamato ATTAINMENT, è attualmente in corso per stabilire la sicurezza e la dose ottimale di la nuova terapia. La sua efficacia clinica sarà poi valutata nei pazienti affetti da cancro di nuova diagnosi, in combinazione con gli attuali trattamenti appropriati.

  • A cura del Dr. Gianfrancesco Cormaci, PhD; specialista in Biochimica Clinica.

Pubblicazioni scientifiche

Al-Ali HN, Crichton SJ et al. Oncogene 2024 Jan 10.

Sugimoto MA et al. J Immunol Res. 2016:8239258.

Perretti M et al. Nat Rev Immunol. 2009; 9:62–70.

Gerke V, Moss SE. Physiol Rev. 2002; 82:331–71.

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Dott. Gianfrancesco Cormaci
Dott. Gianfrancesco Cormaci
Laurea in Medicina e Chirurgia nel 1998, specialista in Biochimica Clinica dal 2002, ha conseguito dottorato in Neurobiologia nel 2006. Ex-ricercatore, ha trascorso 5 anni negli USA alle dipendenze dell' NIH/NIDA e poi della Johns Hopkins University. Guardia medica presso la casa di Cura Sant'Agata a Catania. In libera professione, si occupa di Medicina Preventiva personalizzata e intolleranze alimentari. Detentore di un brevetto per la fabbricazione di sfarinati gluten-free a partire da regolare farina di grano. Responsabile della sezione R&D della CoFood s.r.l. per la ricerca e sviluppo di nuovi prodotti alimentari, inclusi quelli a fini medici speciali.

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