domenica, Luglio 13, 2025

Le ultime novità clinico-terapeutiche per il cancro della tiroide

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Il carcinoma tiroideo è il tipo più comune di tumore maligno del sistema endocrino, rappresentando circa il 90% di tutte le neoplasie endocrine. Tra i sottotipi di carcinoma tiroideo, il carcinoma tiroideo anaplastico (CTA) è estremamente raro e rappresenta solo l’1,7% di tutti i casi di CTA. Tuttavia, il CTA è il sottotipo di CTA più letale, con un alto tasso di mortalità (20-40%) e una prognosi sfavorevole. Il tempo medio di sopravvivenza è di circa 6 mesi e il tasso di sopravvivenza globale a 1 anno è solo del 20%, in gran parte a causa dell’elevata invasività e della resistenza al trattamento. Clinicamente, il CTA si presenta spesso con una massa cervicale in rapida crescita, frequentemente accompagnata da disfagia, raucedine, dispnea e occasionalmente dolore cervicale.

Le metastasi sono osservate nel 50% dei pazienti, con polmoni, cervello e ossa come sedi più comuni di diffusione a distanza. Gli attuali trattamenti per l’ATC includono chirurgia, chemioterapia, radioterapia, immunoterapia e terapia mirata. Nei casi senza metastasi a distanza, la resezione chirurgica completa è il trattamento primario e ha dimostrato efficacia nei tumori in stadio iniziale. Come per il tipo più comune di carcinoma papillare della tiroide, il trattamento chirurgico precoce senza dissezione linfonodale si traduce comunque in un tasso di recidiva estremamente basso entro 8 anni. La chemioterapia classica spesso include doxorubicina, cisplatino e paclitaxel (o docetaxel), somministrati da soli o in combinazione (doxorubicina + docetaxel o cisplatino + paclitaxel).

  1. Terapie mirate e combinazioni innovative

La terapia mirata è diventata un promettente campo di ricerca quando gli approcci terapeutici convenzionali falliscono. Lenvatinib (E7080), un inibitore della tirosin-chinasi (TKI) approvato dalla FDA statunitense e dall’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA) per il carcinoma differenziato della tiroide (DTC) progressivo e refrattario al radioiodio, ha dimostrato efficacia nel trattamento dell’ATC. Tuttavia, la monoterapia con lenvatinib presenta notevoli limitazioni, tra cui un’elevata incidenza di eventi avversi.

Selpercatinib (Retsevmo) e pralsetinib (Gavreto) continuano a rappresentare lo standard per il carcinoma midollare tiroideo e i tumori differenziati RET-fusion+ resistenti alla radio‑iodio. Questi farmaci agiscono su una specifica mutazione genetica e garantiscono un’alternativa terapeutica con buoni tassi di risposta. Negli USA, la FDA ha ampliato l’uso di cabozantinib per includere carcinoma tiroideo differenziato avanzato, metastatico o localmente avanzato non resecabile, dopo fallimento di terapie con VEGFR.

Al congresso ASCO 2025 è stato presentato uno studio di fase II che somministra pembrolizumab + dabrafenib + trametinib (combo DTP) prima dell’intervento chirurgico in pazienti con carcinoma anaplastico della tiroide mutato BRAF V600E. In 2/3 dei pazienti non è stato più rilevato tessuto anaplastico al momento dell’intervento e la sopravvivenza a 2 anni è salita al 69%—un netto miglioramento rispetto alla prognosi storica.

  1. Immunoterapia e CAR‑T

CAR‑T targeting ICAM‑1 (AIC100)

In uno studio di fase I condotto a MD Anderson, la terapia con cellule CAR‑T AIC100 dirette contro ICAM‑1 ha mostrato risposte cliniche promettenti nei casi avanzati – una completa e una parziale. Profilo di sicurezza accettabile, questo approccio apre la strada a nuovi trattamenti per il carcinoma anaplastico e midollare avanzato.

  1. Stratificazione del rischio e strategie meno aggressive

Esclusione del radioiodio in pazienti a basso rischio

Nuovi studi suggeriscono che alcuni pazienti a basso rischio con carcinoma differenziato tiroideo possono evitare l’ablazione postoperatoria con radioiodio, senza compromettere la prognosi a lungo termine. Questo approccio può ridurre gli effetti avversi, semplificare il follow-up e migliorare la qualità di vita. Approfondimenti clinici sull’importanza della mutazione BRAF V600E nel carcinoma papillare sono emersi per meglio definire il rischio e guidare le scelte terapeutiche.

  1. Diagnostica avanzata con Intelligenza Artificiale

È stata sviluppata la prima IA per la diagnosi del cancro alla tiroide con circa il 90% di accuratezza, riducendo i tempi di valutazione dei referti. Inoltre, modelli AI spiegabili prevedono la recidiva nei tumori differenziati con circa 96–98% di precisione, migliorando la gestione personalizzata del paziente.

  1. Approcci diagnostico‑terapeutici (Theranostics)

Il campo dei theranostics (nucleare diagnostico e terapeutico integrato) si sta evolvendo: in tiroide era già impiegato con radioiodio-131, ma ora il concetto si estende a nuovi radio‑traccianti mirati per migliorare precisione e efficacia.

  • A cura del Dr. Gianfrancesco Cormaci, PhD, specialista in Biochimica Clinica.

Pubblicazioni scientifiche

Xu L, Zhang W, Wang Y et al. Oncol Lett. 2025 Jun 11; 30(2):393.

Ghahraman M et al. Clin Nucl Med. 2025 Jun 1; 50(6):e365-e367.

Gauduchon T, Varnier R, Cassier PA. Future Oncol. 2025 Jul 10:1-8.

Prete A, Nucera C. Curr Opin Endocr Metab Res. 2024; 37:100544.

Sun Z, Wang C, Zhao Y, Ling Q. Front Immunol. 2024; 15:1411300.

Ding J, Li D, Liu X et al. Exp Hematol Oncol. 2022 Sep 22; 11(1):59.

Dott. Gianfrancesco Cormaci
Dott. Gianfrancesco Cormaci
Laurea in Medicina e Chirurgia nel 1998; specialista in Biochimica Clinica dal 2002; dottorato in Neurobiologia nel 2006; Ex-ricercatore, ha trascorso 5 anni negli USA (2004-2008) alle dipendenze dell' NIH/NIDA e poi della Johns Hopkins University. Guardia medica presso la Clinica Basile di catania (dal 2013) Guardia medica presso la casa di Cura Sant'Agata a Catania (del 2020) Medico penitenziario presso CC.SR. Cavadonna dal 2024. Si occupa di Medicina Preventiva personalizzata e intolleranze alimentari. Detentore di un brevetto per la fabbricazione di sfarinati gluten-free a partire da regolare farina di grano. Responsabile della sezione R&D della CoFood s.r.l. per la ricerca e sviluppo di nuovi prodotti alimentari, inclusi quelli a fini medici speciali.

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