domenica, Ottobre 27, 2024

Le azioni biologiche della taurina: è vero che potenzia le prestazioni fisiche e mentali?

La taurina è un aminoacido solforato presente in quantità...

Azioni della levosulpiride: un farmaco che non serve solamente a placare il vomito

Cos'è la evosulpiride La levosulpiride è un farmaco appartenente alla...

Effetto delle sigarette elettroniche sulla salute umana: e non è vero che non causano dipendenza

Effetti delle sigarette elettroniche sulla salute umana Le sigarette elettroniche...

Sindrome della fatica cronica: le citochine fra i colpevoli

La sindrome della fatica cronica o encefalomielite mialgica (MEM) non ha avuto una causa eziogenetica chiara per molto tempo, e gli stessi specialisti del campo non sono stati in grado di trovarla. Senza una causa definita, perciò, la terapia è stata puramente sintomatica e la malattia dunque considerata intrattabile. In aggiunta, data l’estensione dei suoi sintomi alcuni studiosi hanno persino messo in dubbio la legittimità della sua essenza. La MEM è caratterizzata spesso da fatica debilitante, accompagnata da dolori diffusi e da difficoltà di concentrazione. Nei soli Stati Uniti, almeno 1.700.000 persone ne sono affette, questo secondo le stime emesse dai Centri per il Controllo delle Malattie e della Prevenzione (CDCs). Di questi, almeno il 90% potrebbe anche non avere una diagnosi ufficiale, a causa dell’eterogeneità dei sintomi, per la sua confusione con sindrome depressiva e la scarsa comprensione da parte dei professionisti.

Adesso un nuovo studio suggerisce he dietro tutto questo c’è una situazione di infiammazione cronica non direttamente riconoscibile. Il Dr. Josè Montoya, della Stanford University School of Medicine in California ed il suo team di ricercatori, hanno indagato il ruolo delle citochine e dei segnali cellulari implicati nella patogenesi della MEM. I loro risultati sono stati appena pubblicati sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences, o PNAS U.S.A. Il loro studio suggerisce il ruolo centrale delle citochine infiammatorie nella patogenesi del disturbo, con concentrazioni nel sangue e nel liquor cerebrale tali da determinare le acuzie. Di tutte le citochine dosabili finora, ben 17 citochine sono state trovate connesse con la gravità dei sintomi dei pazienti. Alcuni di essi, inoltre, mostrano sintomi simili all’influenza che possono includere mal di gola, linfonodi del collo dolenti, sudorazione notturna, ma anche dolori muscolari diffusi, problemi digestivi e offuscamento del pensiero che impedisce di far mantenere la concentrazione.

Dato che non c’è cura certa, il trattamento normalmente si rivolge ai sintomi. Ai pazienti spesso vengono somministrati antiinfiammatori, antivirali o immunostimolanti. Alcune volte la terapia può anche avere il suo effetto benefico, ma nessun agente infettivo è stato mai incriminato come responsabile. Tuttavia, I risultati positive occasionali hanno convinto il team del Dr. Montoya ad approfondire la rilevanza dei fenomeni infiammatori alla base della MEM. Allo Human Immune Monitoring Center dello Stanford Institute for Immunity, Transplantation and Infection, il team ha esaminato il sangue di 192 pazienti  e di 392 soggetti di controllo arruolati allo scopo. L’età media dei soggetti è stata di 50 anni e per tutti loro il disturbo è durato non meno di 10 anni; lo studio ha anche considerate la gravità dei sintomi. I ricercatori hanno trovato che I partecipanti con MEM lieve avevano una quantità di citochine minori rispetto alle persone sane, mentre I pazienti con le forme più severe ce l’avevano più alta del normale.

Il Dr. Montoya spiega che questo potrebbe indicare differenti substrati genetici su cui si stabilisce la malattia (forme lievi contro quelle più gravi). I pazienti con diagnosi di MEM avevano anche un’altra caratteristica rispetto ai controlli: una citochina chiamata TGF-beta (coinvolta nella duplicazione cellulare e nella regolazione immunitaria) era insolitamente alta, mentre un’altra chiamata resistina (legata all’insulino-resistenza) era più bassa. Su 51 citochine esaminate, le altre 49 non avevano differenze significative fra chi era affetto da MEM e chi no. Tuttavia, i livelli di 17 citochine fra tutte erano correlati con la gravità della malattia; e ben 13 fra queste erano citochine infiammatorie. Sebbene il TGF-beta è considerata una citochina antiflogistica, in certi contesti può promuovere l’infiammazione come nel caso di certi tumori. Non a caso, le persone con MEM hanno un rischio maggiore di ammalarsi di linfoma.

Un’altra citochina correlate con le forme più severe di MEM è stata la leptina, che è anche un ormone che regola il senso di sazietà. Al riguardo, i ricercatori hanno notato che la leptina era più alta fra le donne malate, rispetto agli uomini, il che potrebbe spiegare perché la MEM è prevalente fra le donne più che fra gli uomini. Di conseguenza, la ricerca dimostra che la sindrome da fatica cronica ha poco e niente a che vedere con componenti depressive di sorta, almeno in apparenza. Anche se non sono stati identificati agenti patogeni di sorta legati alla sindrome, qualcosa è sicuramente responsabile dell’innalzo delle citochine plasmatiche. Ma per causare la selettiva variazione di solo 3-4 citochine su ben 51 testate, vi è il sicuro coinvolgimento di qualche fattore esterno che agisce selettivamente sulle cellule immunitarie. Resta da scoprire quale.

  • a cura del Dr. Gianfrancesco Cormaci, PhD, specialista in Biochimica Clinica.

Recensioni scientifiche

Montoya JG et al. PNAS U S A. 2017; 114(34):E7150. 

Costa ID et al. Front Hum Neurosci. 2017 Jan 26;11:14. 

Hornig M, Montoya JG et aql. Sci Adv. 2015 Feb;1(1).

Stringer EA et al. J Transl Med. 2013 Apr 9; 11:93-99. 

Latest

Le azioni biologiche della taurina: è vero che potenzia le prestazioni fisiche e mentali?

La taurina è un aminoacido solforato presente in quantità...

Azioni della levosulpiride: un farmaco che non serve solamente a placare il vomito

Cos'è la evosulpiride La levosulpiride è un farmaco appartenente alla...

Effetto delle sigarette elettroniche sulla salute umana: e non è vero che non causano dipendenza

Effetti delle sigarette elettroniche sulla salute umana Le sigarette elettroniche...

Brainstem under the spotlights: scientists looking for other post-COVID fatigue roots

The brainstem, which connects the brain to the spinal...

Newsletter

Don't miss

Le azioni biologiche della taurina: è vero che potenzia le prestazioni fisiche e mentali?

La taurina è un aminoacido solforato presente in quantità...

Azioni della levosulpiride: un farmaco che non serve solamente a placare il vomito

Cos'è la evosulpiride La levosulpiride è un farmaco appartenente alla...

Effetto delle sigarette elettroniche sulla salute umana: e non è vero che non causano dipendenza

Effetti delle sigarette elettroniche sulla salute umana Le sigarette elettroniche...

Brainstem under the spotlights: scientists looking for other post-COVID fatigue roots

The brainstem, which connects the brain to the spinal...

Le ricerche sulla sindrome AMeD, una precancerosi il cui antidoto potrebbe essere un integratore

La sindrome AMeD è una grave condizione genetica riscontrata...
Dott. Gianfrancesco Cormaci
Dott. Gianfrancesco Cormaci
Laurea in Medicina e Chirurgia nel 1998; specialista in Biochimica Clinica dal 2002; dottorato in Neurobiologia nel 2006; Ex-ricercatore, ha trascorso 5 anni negli USA (2004-2008) alle dipendenze dell' NIH/NIDA e poi della Johns Hopkins University. Guardia medica presso la casa di Cura Sant'Agata a Catania. Medico penitenziario presso CC.SR. Cavadonna (SR) Si occupa di Medicina Preventiva personalizzata e intolleranze alimentari. Detentore di un brevetto per la fabbricazione di sfarinati gluten-free a partire da regolare farina di grano. Responsabile della sezione R&D della CoFood s.r.l. per la ricerca e sviluppo di nuovi prodotti alimentari, inclusi quelli a fini medici speciali.

Ecografia del deltoide: il nuovo predittore del pre-diabete

Il diabete è la settima causa di morte negli Stati Uniti, secondo l'American Diabetes Association. Nel 2015, degli oltre 30 milioni di americani che...

Is COVID infection increasing autoimmunity risk? What science has found until now?

COVID-19 has caused unprecedented morbidity and mortality across the globe. The immune protection conferred by SARS-CoV2 vaccines and prior COVID-19 history, coupled with developing...

Autismo: nuove speranze di diagnosi e terapia dalle indagini molecolari

L'autismo (ASD) è una condizione evolutiva che influisce sulla capacità di un individuo di interagire e comunicare con gli altri. Si stima che colpisca...