domenica, Agosto 24, 2025

Terapia antagomir: la nuova speranza di cura per la sindrome di Rett?

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La sindrome di Rett è una condizione genetica che colpisce principalmente le ragazze. È causata da un gene MECP2 difettoso, situato sul cromosoma X. Questo gene contiene le istruzioni per la sintesi della proteina MeCP2. Le ragazze con sindrome di Rett potrebbero avere una quantità insufficiente di questa proteina o la loro proteina potrebbe non funzionare correttamente. Questa carenza proteica può causare una serie di sintomi, tra cui perdita della parola, movimenti delle mani compromessi, difficoltà respiratorie e convulsioni. Le donne hanno due cromosomi X (XX). In ogni cellula, un cromosoma X viene silenziato casualmente in un processo noto come inattivazione del cromosoma X (XCI). Nelle ragazze con sindrome di Rett, il cromosoma silenziato contiene una copia sana di MECP2.

La terapia con anti-microRNA (o antagomir therapy) è una strategia terapeutica di nuova generazione che mira a bloccare l’attività dei microRNA (miRNA), piccole molecole di RNA non codificante (lunghe circa 18–25 nucleotidi) che regolano l’espressione genica a livello post-trascrizionale. I microRNA agiscono legandosi a sequenze complementari presenti sugli mRNA bersaglio, inibendone la traduzione o inducendone la degradazione. In condizioni fisiologiche svolgono un ruolo cruciale in numerosi processi biologici, come proliferazione cellulare, differenziamento, apoptosi e risposta immunitaria. Tuttavia, quando sono sovraespressi o deregolati, possono contribuire a malattie come tumori, patologie cardiovascolari, neurologiche, metaboliche e infiammatorie.

I ricercatori, guidati da Sanchita Bhatnagar, scienziata senior presso l’UC Davis Health, hanno sviluppato una promettente terapia genica che potrebbe trattare questa condizione. La terapia agisce riattivando i geni sani ma silenti responsabili di questa rara malattia e potenzialmente di altre condizioni legate al cromosoma X, come la sindrome dell’X fragile. Il nuovo studio ha effettuato uno screening genomico per identificare piccole molecole di RNA (microRNA) coinvolte nell’XCI e nel silenziamento genico legato al cromosoma X. Ha scoperto che il microRNA-106a (miR-106a) era attivo nello spegnimento dei cromosomi X e del gene MECP2. Il team ha testato se il blocco del miR-106a potesse indebolire l’effetto di silenziamento e “risvegliare” il gene sano dormiente.

A questo scopo, hanno utilizzato un modello murino femmina di sindrome di Rett e un vettore di terapia genica sviluppato dalla Professoressa Kathrin Meyer del Nationwide Children’s Hospital. Il vettore ha rilasciato una speciale molecola a base di DNA che agisce come una “spugna” attraendo il miR-106a. La molecola riduce la disponibilità del miR-106a sul cromosoma X, fornendo una finestra terapeutica per l’attivazione genica e la produzione di MeCP2. I risultati sono stati davvero impressionanti: i topi trattati sono vissuti più a lungo e hanno mostrato migliori capacità motorie e cognitive rispetto a quelli non trattati. Lo studio ha anche mostrato un significativo miglioramento delle irregolarità respiratorie nei topi trattati che, nel complesso, hanno gestito bene il trattamento.

La sindrome di Rett non ha ancora una cura. Per le famiglie affette dalla sindrome di Rett, questa scoperta porta con sé la speranza che un giorno un trattamento possa cambiare la vita. Questo approccio potrebbe funzionare anche per condizioni simili causate da geni legati al cromosoma X. Prima di passare alla sperimentazione clinica, però, i ricercatori devono condurre studi sulla sicurezza per valutare ulteriormente l’efficacia del trattamento e il dosaggio corretto.

  • A cura del Dr. Gianfrancesco Cormaci, PhD, specialista in Biochimica Clinica.

Pubblicazioni scientifiche

Lou S et al., Bhatnagar S. Nature Commun. 2025; 16:6169.

Grimm NB, Lee J. Trends Genetics. 2022; 38:920–943.

Sripathy S et al. PNAS USA 2017 Feb; 114(7):1619-1624.

Bhatnagar S et al. PNAS USA. 2014 Sep; 111(35):12591.

Dott. Gianfrancesco Cormaci
Dott. Gianfrancesco Cormaci
Laurea in Medicina e Chirurgia nel 1998; specialista in Biochimica Clinica dal 2002; dottorato in Neurobiologia nel 2006; Ex-ricercatore, ha trascorso 5 anni negli USA (2004-2008) alle dipendenze dell' NIH/NIDA e poi della Johns Hopkins University. Guardia medica presso la Clinica Basile di catania (dal 2013) Guardia medica presso la casa di Cura Sant'Agata a Catania (del 2020) Medico penitenziario presso CC.SR. Cavadonna dal 2024. Si occupa di Medicina Preventiva personalizzata e intolleranze alimentari. Detentore di un brevetto per la fabbricazione di sfarinati gluten-free a partire da regolare farina di grano. Responsabile della sezione R&D della CoFood s.r.l. per la ricerca e sviluppo di nuovi prodotti alimentari, inclusi quelli a fini medici speciali.

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