Un’analisi osservazionale presentata su >170.000 adulti statunitensi suggerisce che chi ha ricevuto il vaccino contro l’Herpes Zoster mostra, rispetto ai comparatori, un rischio più basso di: demenza vascolare (~−50%), tromboembolia venosa (~−27%), infarto/ictus (~−25%) e mortalità totale (~−21%). I dati si aggiungono a precedenti studi (compresa una meta-analisi) che avevano già indicato associazioni fra vaccinazione zoster e minore rischio di demenza e di eventi cardiovascolari. Importante: si tratta di associazioni osservazionali, quindi non provano causalità.
Tuttavia, la coerenza tra più coorti e disegni diversi rende l’ipotesi biologicamente plausibile (riduzione di riattivazione del VZV, neuro/vascolinfiammazione). Le linee guida CDC già raccomandano 2 dosi di Shingrix (RZV) a tutti gli adulti ≥50 anni e agli immunocompromessi ≥19 anni per prevenire il fuoco di Sant’Antonio e le sue complicanze; i potenziali benefici su cervello e cuore sono aggiuntivi e ancora in studio. Si parli con il tuo medico se si rientra nelle categorie indicate o se ha avuto lo zoster sottoforma di varicella o altre forme.
L’effetto “−50% demenza vascolare” deriva da un confronto osservazionale (in parte vs. vaccinati control lo pneumococcico) presentato a congresso: ottimo per indicare un segnale, non per cambiare da solo la pratica clinica. Servono conferme con ulteriori analisi peer-review e, idealmente, studi pragmatici randomizzati o esperimenti naturali aggiuntivi.
- A cura del Dr. Gianfrancesco Cormaci, PhD; specialista in Biochimica Clinica.
Pubblicazioni scientifiche
Nat Med. 2025 Oct 6.
J Alzheimers Dis. 2025; 106(4):1232.
Clin Infect Dis. 2025 Aug 9:ciaf440.
