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Sclerosi multipla: un batterio potrebbe curarla

La sclerosi multipla è una malattia autoimmune in cui il sistema immunitario del malato attacca la guaina di mielina che protegge i nervi, cosa che ha come effetto un progressivo aumento di danni neurologici nel paziente. Un gruppo di scienziati americani con una ricerca congiunta tra l’Università dell’Iowa e la Mayo Clinic hanno infatti scoperto un batterio dell’intestino, la Prevotella histicola, che sarebbe in grado di curare la terribile malattia.

Gli scienziati hanno prelevato dei campioni di Prevotella dal’intestino dei topi sani e lo hanno iniettato nell’intestino dei topi malati a cui era stata indotta una malattia simile alla sclerosi. Ebbene, lo stato di salute degli animali malati è migliorato, inoltre è diminuita la quantità di due tipi di proteine che causano infiammazione ed è aumentata nel loro corpo la quantità di cellule che contrastano la malattia: le cellule dentritiche, i linfociti T e i macrofagi.

È stato inoltre verificato che le persone malate di sclerosi hanno carenza di batterio Prevotella histicola nel loro intestino, perciò pare evidente che la Prevotella abbia la funzione di proteggere dalla sclerosi multipla, pur non conoscendo esattamente quale sia il germe che la causa. Parallelamente uno studio dell’Irccs San Raffaele di Milano aveva anch’esso scoperto come la flora batterica intestinale e l’andamento della sclerosi multipla recidivante-remittente, che alterna fasi di crisi e di recupero, siano collegate, con una ricerca finanziata dall’Associazione Italiana Sclerosi Multipla (AISM) e dalla Fondazione Fism, pubblicata sulla rivista scientifica “Science Advances”.

Questa scoperta non è solo utile per curare la sclerosi multipla, ma apre anche la strada a un nuovo tipo di medicina, in cui i microrganismi e batteri vengono usati per guarire da molte malattie neurologiche oggi incurabili. Si è infatti scoperto che la flora intestinale (microbiota) ha un ruolo fondamentale nello stimolare il sistema immunitario e nel mantenere in salute l’intero organismo. Un’intera sezione dedicata al ruolo del microbiota nella comparsa di patologie umane, è disponibile nell’archivio del sito uffuciale si Salute Sicilia (novembre 2017).

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Dott. Gianfrancesco Cormaci
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Laurea in Medicina e Chirurgia nel 1998, specialista in Biochimica Clinica dal 2002, ha conseguito dottorato in Neurobiologia nel 2006. Ex-ricercatore, ha trascorso 5 anni negli USA alle dipendenze dell' NIH/NIDA e poi della Johns Hopkins University. Guardia medica presso la casa di Cura Sant'Agata a Catania. In libera professione, si occupa di Medicina Preventiva personalizzata e intolleranze alimentari. Detentore di un brevetto per la fabbricazione di sfarinati gluten-free a partire da regolare farina di grano. Responsabile della sezione R&D della CoFood s.r.l. per la ricerca e sviluppo di nuovi prodotti alimentari, inclusi quelli a fini medici speciali.

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