L’invecchiamento ha un impatto sulla salute delle ossa e sui livelli ormonali, che potrebbero ridurre la densità minerale ossea (BMD). L’osteoporosi, una malattia ossea associata a una riduzione della densità minerale ossea e della massa ossea, aumenta il rischio di fratture. Le stime attuali indicano che oltre 200 milioni di persone soffrono di questa condizione. L’osteoporosi può essere trattata efficacemente, addirittura prevenuta, ma spesso non viene rilevata prima di una caduta o di una frattura. Identificare i fattori che prevengono la perdita di densità ossea e le fratture può aiutare a creare linee guida per ridurre il rischio di osteoporosi. Ad esempio, la modifica della dieta potrebbe ridurre il peso della malattia: i nutrizionisti hanno stabilito che consumare più frutta, verdura e frutti di mare può essere benefico.
Anche le diete mediterranee (MED) e le diete che includono alimenti con punteggi di indice infiammatorio dietetico più basso (DII) hanno un effetto protettivo; tuttavia, i potenziali benefici di altri modelli dietetici non sono stati studiati a fondo. Sebbene la maggior parte degli studi precedenti utilizzassero i punteggi MD tradizionali per determinare l’impatto della MED sul rischio di frattura osteoporotica nelle popolazioni del Mediterraneo, gli ingredienti MED tradizionali non sono sempre disponibili in altre regioni del mondo. Di conseguenza, un nuovo studio ha esaminato la MED modificata (moMED) e la MED alternativa (alMED), nonché altri modelli dietetici tradizionali come la dieta nordica o cinese.
Attualmente sono disponibili vari sistemi di punteggio della qualità della dieta, come l’Alternative Health Eating Index (AHEI), l’Healthy Eating Index (HEI), il Baltic Sea Diet (BSD) e il Dietary Approaches to Stop Hypertension (DASH), ciascuno dei quali è stato valutato in questo studio. Questi sistemi di punteggio dietetico trattano in modo diverso diversi componenti come prodotti a base di carne, latticini, grassi e sodio. Per la revisione attuale sono stati applicati gli elementi di reporting preferiti per le revisioni sistematiche e le meta-analisi per le revisioni di scoping (PRISMA-ScR). La ricerca iniziale ha prodotto 507 risultati, che alla fine hanno portato all’identificazione di sei documenti rilevanti per l’analisi.
Due dei sei studi erano trasversali, mentre gli altri erano studi prospettici di coorte, tutti pubblicati dopo il 2015. Le popolazioni oggetto dello studio erano europee, americane e asiatiche e di età compresa tra 50 e 85 anni. Le dimensioni del campione variavano ampiamente, da 1.000 individui a 10.000. Due studi hanno esaminato la BMD come risultato, mentre altri hanno esaminato le fratture dell’anca e altre fratture osteoporotiche. Due degli studi hanno esaminato l’associazione tra il punteggio della dieta e l’osteoporosi o BMD. A tal fine, non è stata riportata alcuna relazione tra densità ossea e punteggi BSD o DASH. Tuttavia, un’aderenza più rigorosa alle linee guida DASH ha ridotto la probabilità di sviluppare l’osteoporosi della colonna lombare.
La dieta DASH era associata a una densità minerale ossea del collo lombare e femorale inferiore rispetto alla dieta BSD. Quattro studi hanno indagato il legame tra i punteggi della dieta e le fratture osteoporotiche. Inoltre, seguire le diete moMED o alMED ha ridotto il rischio di fratture dell’anca sia nelle coorti svedesi che in quelle americane. Anche se altre diete non hanno mostrato la stessa relazione, una migliore aderenza era più protettiva di una minore aderenza. I risultati dello studio forniscono importanti informazioni su come le diete sane, oltre alla ben nota dieta mediterranea, possono prevenire la perdita di densità ossea e le fratture osteoporotiche. Tuttavia, sono necessari ulteriori studi per creare linee guida sanitarie olistiche.
Una dieta sana da sola non è sufficiente per prevenire l’osteoporosi, poiché diversi studi hanno sottolineato l’importante ruolo dell’esercizio fisico nella prevenzione dell’osteoporosi. Certe tipologie di esercizio, infatti, possono stimolare le cellule ossee (osteoblasti) a replicare, depositare matrice proteica e la sua calcificazione successiva. Ma l’importanza dei nutrienti è parallela, perché specifici aminoacidi (ramificati, lisina), vitamine (vitamina D e K) e minerali (rame, silicio, fosforo) sono necessari alla formazione maturazione della matrice ossea. Pertanto, la combinazione di dieta ed esercizio fisico potrebbe ridurre il rischio di fratture e migliorare gli esiti dell’osteoporosi.
- A cura del Dr. Gianfrancesco Cormaci, PhD, specialista in Biochimica Clinica.
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