giovedì, Giugno 19, 2025

Un pasto al giorno per dimagrire: cos’è il digiuno OMAD?

Share

Cos’è e come si pratica

Il digiuno One Meal A Day (OMAD) è una forma estrema di restrizione temporale dell’alimentazione (Time-Restricted Eating, TRE), che prevede l’assunzione di tutto l’apporto calorico giornaliero in un solo pasto al giorno, solitamente consumato entro un periodo di circa 1 ora, e un digiuno di circa 23 ore. È una variante più rigorosa del 16:8 (16 ore di digiuno e 8 di alimentazione) e si colloca nel più ampio contesto del digiuno intermittente (Intermittent Fasting, IF). La finestra alimentare è di 1 ora al giorno, seguita da 23 ore di digiuno, consentendo solo acqua, caffè o tè senza calorie. Durante l’ora del pasto è possibile mangiare liberamente, senza restrizioni sul tipo di cibo o sul conteggio calorico.

Effetti metabolici

  1. Creazione del deficit calorico
  • L’unico pasto al giorno tende a ridurre l’assunzione totale di calorie, facilitando il deficit energetico necessario per la perdita di peso
  1. Passaggio alla lipolisi e possibile chetosi
  • Dopo 23 ore senza carboidrati, l’organismo esaurisce le scorte glicidiche ed inizia ad usare i grassi immagazzinati, attivando la chetosi.
  1. Miglioramento della sensibilità insulinica
  • Ridurre la frequenza dei picchi glicemici abbassa l’insulina media e può migliorare la sensibilità insulinica, con potenziali benefici per la gestione del glucosio
  1. Attivazione dell’autofagia
  • Periodi prolungati di digiuno (>16h) attivano l’autofagia, un processo cellulare di pulizia e rigenerazione, supportato da evidenze.
  1. Aumento della flessibilità metabolica
  • Studi (es. 22/2) mostrano incremento dell’ossidazione dei grassi durante l’esercizio fisico e mantenimento della performance aerobica

Effetti sul dimagrimento e composizione corporea

  • Studi a breve termine (11-day, 22/2): perdita di peso e massa grassa superiore rispetto a regimi a 3 pasti, sebbene si registri anche perdita di massa magra
  • Un controllo su persone con calorie e durata maggiori (oltre 12 mesi) mostra che IF offre risultati simili alla restrizione calorica tradizionale
  • Testimonianze aneddotiche mostrano grandi perdite di peso (fino a 20 kg) ma mancano dati su benefici a lungo termine.

Rischi e criticità

  1. Possibili carenze nutrizionali
    • Difficile assumere quantità adeguaate di proteine, vitamine, sali minerali, fibre, anche in un unico pasto
  2. Perdita di massa magra
    • Studi mostrano riduzione della massa muscolare e densità ossea, seppur su breve termine.
  3. Effetti sulla digestione
    • Mangiare molto in poco tempo può causare gonfiore, digestione lenta, stipsi e fastidio gastrico
  4. Sbalzi energetici e cognitivi
    • Possibili sintomi iniziali: fame intensa, irritabilità, mal di testa, vertigini e riduzione delle prestazioni mentali
  5. Sostenibilità e impatto sociale
    • È difficile da mantenere a lungo e può interferire con la vita sociale, portando talvolta a episodi di abbuffata o disturbi alimentari.

Considerazioni pratiche

  • Non adatto a tutti: sconsigliato per chi ha diabete, patologie croniche, rischi cardiovascolari, donne in gravidanza/allattamento, persone con disturbi alimentari.
  • Importanza della qualità del pasto: per limitare carenze, il pasto dev’essere ricco di proteine, verdure, cereali integrali, grassi sani e micronutrienti.
  • Prestare attenzione alla massa magra: integrare esercizio di resistenza e valutare l’assunzione proteica per mantenere muscoli e metabolismo attivo.
  • Ascoltare il proprio corpo: molte persone riportano calo di peso iniziale seguito da plateau, e in alcuni casi dal recupero del peso se l’approccio non viene modificato.

Conclusioni

Aspetto Osservazioni
Dimagrimento Spesso rapido all’inizio, grazie a deficit calorico e aumento della lipolisi
Metabolismo Promuove flessibilità e riduzione dell’insulino-resistenza, ma può ridurre massa magra
Salute metabolica Favorisce chetosi, autofagia, miglior profilo lipidico e glicemico
Rischi Deficit nutrizionali, cali energetici, problemi digestivi, sostenibilità limitata

In sintesi, OMAD può essere uno strumento efficace per la perdita di peso e alcuni benefici metabolici a breve termine, ma richiede attenzione ai nutrienti, stile di vita adeguato ed è potenzialmente rischioso nel lungo periodo o per persone vulnerabili. È fondamentale valutare la propria situazione con un professionista della salute.

  • A cura del Dr. Gianfrancesco Cormaci, PhD, specialista in Biochimica Clinica.

Pubblicazioni scientifiche

Silva AD et al. Nutr Res. 2025 Jun; 138:76-88.

Hofer SJ et al. EMBO Mol Med. 2022; 14(1):e14418.

Patterson RE, Sears DD. Ann Rev Nutr. 2017; 37:371.

Tinsley GM et al. Nutr Rev. 2015; 73(10):661-674.

Dott. Gianfrancesco Cormaci
Dott. Gianfrancesco Cormaci
Laurea in Medicina e Chirurgia nel 1998; specialista in Biochimica Clinica dal 2002; dottorato in Neurobiologia nel 2006; Ex-ricercatore, ha trascorso 5 anni negli USA (2004-2008) alle dipendenze dell' NIH/NIDA e poi della Johns Hopkins University. Guardia medica presso la Clinica Basile di catania (dal 2013) Guardia medica presso la casa di Cura Sant'Agata a Catania (del 2020) Medico penitenziario presso CC.SR. Cavadonna dal 2024. Si occupa di Medicina Preventiva personalizzata e intolleranze alimentari. Detentore di un brevetto per la fabbricazione di sfarinati gluten-free a partire da regolare farina di grano. Responsabile della sezione R&D della CoFood s.r.l. per la ricerca e sviluppo di nuovi prodotti alimentari, inclusi quelli a fini medici speciali.

Read more

Local News