domenica, Maggio 5, 2024

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Autismo: intestino, microbiota e infiammazione controllano il decorso

I disturbi dello spettro autistico (ASD) colpiscono 1 su 68 bambini negli Stati Uniti. Caratterizzato da difficoltà di socializzazione e spesso accompagnato da comportamenti ripetitivi, questo disturbo dello sviluppo neurologico contiene molti misteri. Nonostante la sua prevalenza e un eccesso di ricerca, le cause alla base dell’ASD non sono ancora completamente comprese. Sebbene l’ASD influenzi principalmente il cervello, negli ultimi anni sono diventati chiari i collegamenti con altri sistemi – in particolare, le problematiche gastrointestinali (GI) sembrano verificarsi più spesso nei soggetti con ASD rispetto al resto della popolazione. In uno studio, rispetto ai bambini in via di sviluppo (TD), quelli con ASD avevano da sei a otto volte più probabilità di riportare sintomi gastrointestinali come gonfiore, stitichezza e diarrea. Altri studi hanno dimostrato che i bambini con ASD che hanno problemi gastrointestinali hanno maggiori probabilità di presentare sintomi più gravi di ASD. Inoltre, il trattamento dei sintomi GI può talvolta alleviare i sintomi comportamentali e sociali dell’ASD. È interessante notare che i problemi comportamentali si trovano accanto ad altre condizioni che hanno un impatto sull’intestino. Ad esempio, le persone con malattia celiaca hanno maggiori probabilità di avere tratti di tipo autistico e altri sintomi psicologici. L’intestino e il comportamento sembrano legati in qualche modo. Secondo molti ricercatori, i problemi GI associati all’ASD potrebbero essere dovuti a due fattori: in primo luogo, l’attivazione immunitaria inappropriata, che causa l’infiammazione del tratto; e, in secondo luogo, le differenze nei tipi di batteri intestinali che sono presenti.

Tuttavia, l’immagine è ancora incredibilmente torbida e gli studi producono risultati diversi, individuando diversi tipi di infiammazione e vari cambiamenti nei batteri intestinali. Recentemente, i ricercatori dell’Università della California, il Davis MIND Institute di Sacramento, hanno deciso di indagare su queste relazioni in modo più dettagliato. Guidati dai primi autori Paul Ashwood e Destanie Rose, i loro risultati sono stati pubblicati di recente sulla rivista Brain Behavior and Immunity. Gli scienziati hanno esaminato 103 bambini di 3-12 anni. I partecipanti sono stati divisi in quattro gruppi:

  • bambini con problemi di ASD e GI (ASD + GI)
  • bambini con ASD ma senza problemi GI (ASD)
  • bambini TD con problemi GI (TD + GI)
  • bambini TD senza problemi GI (TD)

Per valutare sia la risposta immunitaria che i batteri intestinali, i ricercatori hanno analizzato campioni di sangue e di feci. I bambini nel gruppo ASD + GI hanno mostrato una serie di differenze rispetto agli altri tre gruppi. Ad esempio, avevano livelli più elevati di citochine infiammatorie come l’interleuchina 5 (IL-5), IL-15 e IL-17. Entrambi i bambini ASD + GI e ASD avevano livelli più bassi di TGF beta-1, una proteina che aiuta a regolare il sistema immunitario e a tenerlo sotto controllo. Il fatto che questo cambiamento sia stato misurato in entrambi i gruppi è una scoperta interessante; suggerisce che i bambini con ASD ma nessun sintomo GI potrebbero sperimentare altre condizioni infiammatorie.

TGF beta-1 è anche noto per essere importante nello sviluppo neurologico, quindi questa proteina potrebbe essere il collegamento tra sintomi neurologici e disfunzione del sistema immunitario. Tuttavia, sarà necessario molto più studio per arrivare a fondo di questa relazione. Allo stesso modo, i bambini nel gruppo ASD + GI tendevano ad avere livelli più bassi della proteina zonulina, che aiuta a regolare la permeabilità della parete intestinale. Studi precedenti hanno dimostrato che i bambini con ASD hanno la “sindrome dell’intestino permeabile“, cioè che le tossine e il cibo non digerito sono in grado di attraversare dall’intestino al flusso sanguigno. I bambini con ASD, con o senza sintomi gastrointestinali, presentavano diverse popolazioni di flora intestinale rispetto ai gruppi TD. Tuttavia, il gruppo ASD + GI si differenziava anche dal gruppo ASD. È interessante notare che i ricercatori hanno notato differenze tra i bambini con ASD + GI e TD + GI. Come accennato in precedenza, i bambini con problemi di ASD e GI tendono a mostrare un comportamento peggiore rispetto ai bambini con ASD ma senza problemi GI. Come dice Ashwood: “Questa attivazione immunitaria non aiuta questi bambini, potrebbe non causare l’autismo ma sicuramente peggiora le cose. Anche se è ancora presto, questo lavoro suggerisce che dobbiamo trovare dei modi per alleviare l’infiammazione per aiutare questi bambini”.

  • a cura del Dr. Gianfrancesco Cormaci, PhD, specialista in Biochimica Clinica.

Pubblicazioni scientifiche

Rose DR et al., Ashwood P. Brain Behav Immun. 2018 Mar 20.

Edmiston E et al. Brain Behav Immun. 2018 Mar; 69:399-407.

Jones KL, Croen L et al. Mol Psychiatry. 2017 Feb; 22(2):273-279.

Krakowiak P, Goines PE et al. Biol Psychiatry. 2017; 81(5):442-451.

Zerbo O, Traglia M et al. Transl Psychiatry. 2016 Apr 19;6:e783.

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Dott. Gianfrancesco Cormaci
Dott. Gianfrancesco Cormaci
Laurea in Medicina e Chirurgia nel 1998, specialista in Biochimica Clinica dal 2002, ha conseguito dottorato in Neurobiologia nel 2006. Ex-ricercatore, ha trascorso 5 anni negli USA alle dipendenze dell' NIH/NIDA e poi della Johns Hopkins University. Guardia medica presso la casa di Cura Sant'Agata a Catania. In libera professione, si occupa di Medicina Preventiva personalizzata e intolleranze alimentari. Detentore di un brevetto per la fabbricazione di sfarinati gluten-free a partire da regolare farina di grano. Responsabile della sezione R&D della CoFood s.r.l. per la ricerca e sviluppo di nuovi prodotti alimentari, inclusi quelli a fini medici speciali.

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