venerdì, Aprile 26, 2024

Resisting arrest: ribosomials, oncogenes, tumor suppressors and enzymes coordinate to induce cell suicide in leukemia

Acute lymphoblastic leukemia (ALL) is a highly aggressive cancer....

Sintomi somatici: una componente sottovalutata dei disturbi mentali conseguenti a traumi infantili

I sintomi somatici comprendono una varietà di disturbi fisici,...

“Addestramento” contro l’autoimmunità: in quale fra le condizioni conosciute l’esercizio fisico ha il maggior beneficio?

L’aumento globale delle malattie autoimmuni, guidato da fattori ambientali...

Succo di arancia rossa: ottimo tal quale ed anche fermentato

L’obesità è un problema in costante crescita a causa dei sempre peggiori stili alimentari che stanno prendendo piede. La recente scoperta che l’arancia rossa potrebbe contrastare questo fenomeno, ha suscitato molta curiosità fra nutrizionisti e ricercatori. Originariamente la scoperta fu pubblicata nel 2010, sull’International Journal of Obesity, da parte di un team composto dal Dipartimento di Oncologia Sperimentale dell Istituto Europeo di Oncologia di Milano, diretto dal Professor PierGiuesppe Pelicci. Allo studio hanno collaborato anche membri del Centro di Agrumicoltura (CRA) di Acireale, sotto la supervisione dei Dr.i Recupero e Rapisarda, i dipartimenti di Scienze dell’Alimentazione e Microbiologia ed il Dipartimento di Sicenze Biomolecolari e Biotecnologie dell’Università di Milano. Lo studio aveva preso in esame gli effetti della varietà arancia Moro, caratterizzata da un alto contenuto di antocianine, pigmenti color porpora e blu, conosciuti per il loro potere antiossidante e contrastante sull’accumulo dei grasso nel tessuto adiposoI risultati hanno rivelato che il consumo di succo di arancia Moro inibisce l’aumento di peso corporeo ed il deposito di grassi.

L’effetto anti-obesità del succo di arancia Moro è stato di gran lunga superiore che non quello di arancio biondo (povero di antocianine), ma anche della somministrazione separata di antocianine. Tali dati dimostrano il potenziale anti-obesità del consumo di arancia Moro nel modello di laboratorio, suggerendo inoltre che la composizione unica dell’arancia Moro contribuisce significativamente anche agli effetti positivi delle antocianine. Altri dati sperimentali sono stati pubblicati nel 2012 dallo stesso gruppo, che ha provato l’efficacia dell’estratto di arancia Moro somministrato per 12 settimane, in contemporanea ad una dieta iper-lipidica, nel prevenire la comparsa di fegato grasso (steatosi epatica) nei ratti. I meccanismi questa volta sono stati parzialmente elucidati e coinvolgono l’antagonismo di due recettori cellulari. Il primo viene attivato e si chiama PGC1-alfa, che permette l’espressione dell’enzima acil-Coenzima A ossidasi, che ossida i trigliceridi. L’altro viene bloccato e prende il nome di recettore epatico X (LXR-alfa); esso, invece, permette l’espressione dell’enzima acido grasso sintasi (FAS), il principale regolatore della sintesi degli acidi grassi.

Adesso, invece, un team dell’Università Pablo de Olavide, a Siviglia, ha testato gli effetti di una bevanda a base di succo di arancia rossa, ma che ha subito fermentazione. La fermentazione alcolica dei frutti ha generato nuovi prodotti con elevate concentrazioni di composti bioattivi e moderata gradazione alcolica. Nel loro studio, il team ha valutato l’effetto potenziale sui fattori di rischio cardiovascolare del consumo regolare da parte di esseri umani sani, di una bevanda ottenuta dalla fermentazione alcolica e dalla pastorizzazione. Trenta volontari sani sono stati arruolati in uno studio randomizzato controllato. Il gruppo sperimentale (n = 15) ha bevuto 500 mL di bevanda fermentata (FRO) al giorno per 2 settimane (fase di intervento), seguita da una fase di washout di 3 settimane. Campioni di sangue sono stati raccolti al basale (T0) e alla fine dell’intervento (T1) e del washout (T2). L’assunzione di FRO ha aumentato significativamente la capacità anti-radicali liberi (43,9%) e ridotto acido urico (-8,9%), catalasi (-23,2%), aldeidi reattive (-30,2%) e proteina C-reattiva ( -2,1%).

Il consumo regolare di FRO ha migliorato lo stato antiossidante e diminuito stato di infiammazione, perossidazione lipidica e livelli di acido urico. Pertanto, la FRO può proteggere il sistema cardiovascolare in esseri umani sani ed essere considerato una nuova bevanda funzionale.

  • a cura del Dr. Gianfrancesco Cormaci, Medico specialista in Biochimica Clinica.

Pubblicazioni scientifiche

Titta L et al. (2010) Int J Obes (London); 34(3):578-88.

Coelho RC et al. (2013) Plant Food Hum Nutr; 68(1):1-10.

Cardile V et al. (2015) Nat Prod Res; 29(23):2256-60.

Silveira JQ et al. (2015) Int J Food Sci Nutr; 66(7):830-36.

Joseph SV et al. (2016) Crit rev Food Sci Nutr; 56(3):419-44.

Latest

Sintomi somatici: una componente sottovalutata dei disturbi mentali conseguenti a traumi infantili

I sintomi somatici comprendono una varietà di disturbi fisici,...

“Addestramento” contro l’autoimmunità: in quale fra le condizioni conosciute l’esercizio fisico ha il maggior beneficio?

L’aumento globale delle malattie autoimmuni, guidato da fattori ambientali...

Newsletter

Don't miss

Dott. Gianfrancesco Cormaci
Dott. Gianfrancesco Cormaci
Laurea in Medicina e Chirurgia nel 1998, specialista in Biochimica Clinica dal 2002, ha conseguito dottorato in Neurobiologia nel 2006. Ex-ricercatore, ha trascorso 5 anni negli USA alle dipendenze dell' NIH/NIDA e poi della Johns Hopkins University. Guardia medica presso la casa di Cura Sant'Agata a Catania. In libera professione, si occupa di Medicina Preventiva personalizzata e intolleranze alimentari. Detentore di un brevetto per la fabbricazione di sfarinati gluten-free a partire da regolare farina di grano. Responsabile della sezione R&D della CoFood s.r.l. per la ricerca e sviluppo di nuovi prodotti alimentari, inclusi quelli a fini medici speciali.

Xeroderma (XP): forse il primo farmaco viene “alla luce del sole”

La forza distruttiva della radiazione UV sulle molecole di DNA è completamente visibile quando i meccanismi di riparazione falliscono: i pazienti con la malattia...

Parkinson: la liquirizia come alternativa di neuroprotezione

La malattia di Parkinson (PD) è una tipica malattia degenerativa del cervello causata dalla morte dei neuroni dopaminergici nelle strutture cerebrali medie. È una...

La depressione: sia dentro la gravidanza che dopo il parto, è un problema bisognoso di soluzioni efficaci

La depressione post-parto La depressione post-partum (PPD) colpisce molte neomamme e può portare a esiti avversi sia per la madre che per il bambino. In...

Questo si chiuderà in 20 secondi